Un nuovo studio condotto da scienziati dell’Università di Nottingham ha confrontato 31 diverse formulazioni complete di cibo secco per cani, provenienti da 27 marchi nel Regno Unito. Le formulazioni sono state classificate come: a base vegetale, a base di pollame, a base di carne rossa (manzo e agnello) e diete per animali con malattie renali.
Lo studio ha dimostrato che le formulazioni a base di proteine vegetali hanno avuto l’impatto ambientale più basso tra tutte le varianti analizzate.
Per esempio:
- Per produrre 1.000 kcal di cibo, la versione a base di manzo richiede circa 102 m² di terreno e genera circa 31,47 kg di CO₂e.
- Al contrario, la versione vegetale richiede solo circa 2,73 m² di terreno e genera circa 2,82 kg di CO₂e.
In termini di ciclo di vita:
- Nell’arco di vita di un cane tipico (20 kg, 9 anni), nutrirlo esclusivamente con la versione vegetale richiederebbe circa 8.964 m² di terreno.
- Nutrirlo con la versione a base di manzo richiederebbe circa 334.851 m² (equivalenti a circa 52 campi da calcio).
Nota Bene: Questa ricerca ha analizzato esclusivamente gli aspetti ambientali — non ha incluso la qualità nutrizionale degli alimenti.
La produzione di alimenti per animali domestici basata su ingredienti di origine animale ha un impatto ambientale significativamente maggiore rispetto alla produzione di alimenti a base di ingredienti di origine vegetale. Una maggiore quota di ingredienti vegetali nel cibo per animali domestici rappresenta per i produttori un’eccellente opportunità per ridurre l’impatto ambientale degli alimenti per animali da compagnia.
