circa il 44% dei cittadini dell’Unione possiede un animale domestico, il commercio di cani e gatti è notevolmente aumentato negli ultimi anni e, secondo la Commissione Europea, vale 1,3 miliardi di euro all’anno. Circa il 60% dei proprietari acquista i propri cani o gatti online. A causa della mancanza di standard minimi armonizzati per il benessere degli animali per cani e gatti negli Stati membri, la Commissione ha proposto l’introduzione di nuove disposizioni legislative. Il progetto di legge, approvato dal Parlamento giovedì 19 giugno, stabilisce per la prima volta standard minimi a livello dell’UE per l’allevamento, la detenzione e la gestione di cani e gatti.
I deputati desiderano che tutti i cani e i gatti detenuti nell’UE siano identificati individualmente tramite microchip. Chiedono inoltre che i cani e i gatti microchippati siano registrati in banche dati nazionali interoperabili. I numeri di identificazione dei microchip, insieme alle informazioni sulla relativa banca dati nazionale, dovrebbero essere conservati in un’unica banca dati gestita dalla Commissione.
La detenzione o la vendita di cani e gatti nei negozi di animali deve essere vietata, secondo i deputati del Parlamento Europeo. Cani e gatti importati da paesi terzi per la vendita dovrebbero essere dotati di microchip prima del loro ingresso nell’UE e successivamente registrati in una banca dati nazionale. I proprietari di animali che entrano nell’UE sarebbero obbligati a registrare preventivamente il proprio animale microchippato in una banca dati online, almeno cinque giorni lavorativi prima dell’arrivo.
L’allevamento tra genitori e prole, nonni e nipoti, così come tra fratelli e fratellastri deve essere vietato, sottolineano i deputati. I deputati desiderano inoltre proibire l’allevamento di cani o gatti che presentano caratteristiche fisiche eccessive che comportano un alto rischio di effetti dannosi sul loro benessere (ipertipo, ad esempio brachicefalia), nonché l’uso di questi animali – e di cani e gatti mutilati (ad esempio, con orecchie tagliate o code mozzate) – in spettacoli, mostre o competizioni.
La detenzione al guinzaglio, tranne quando è necessaria per cure mediche, e l’uso di collari a strozzo e a strangolo senza sistemi di sicurezza devono essere vietati.